Se tuo figlio soffre di intestino irritabile e ha mal di pancia frequenti, regalagli un diario! Secondo un recente studio scrivere aiuta a superare il mal di pancia poiché spesso le tensioni nervose si accumulano proprio a livello dell’addome e della pancia.
La terapia della penna contro le malattie
Uno studio curioso e simpatico che, se da un lato stupisce, dall’altro conferma quelle che sono le convinzioni di molti: il nervosismo provoca mal di pancia. Per questo scrivere i propri pensieri, confessarsi nell’intimo della propria stanza tramite la penna aiuta ad incanalare le proprie sofferenze e le proprie insofferenze, in silenzio. Questo silenzio e questa paziente attività, aiutano anche a calibrare le proprie emozioni, a gestirle interiormente.
A dirlo sono i ricercatori della Boston University School of Medicine (Massachusetts, USA) i quali hanno affermato che mettere le proprie emozioni per iscritto aiuta anche da un punto di vista terapeutico per quanto concerne il problema dell’intestino irritabile.
Questa patologia comporta sintomi quali dolore addominale, diarrea, gonfiore e stitichezza. Ma se da un lato qualcuno potrebbe obbiettare che questo problema si può vincere con i fermenti lattici o con altri metodi per ripristinare la flora, in realtà è uno dei primi segnali che lo stress psicologico viene somatizzato. Questa eventualità non va sottovalutata poiché lo stress psicologico può deprimere il sistema immunitario comportando recidive o anche casi più complessi, come ipertensione e problemi cardiaci. Sicuramente, dunque, alle varie terapie andrebbe associata anche quella alquanto insolita dei “trenta minuti di diario”, sia esso di carta o elettronico come un notebook o un computer. La cosa importante è farlo 4 giorni la settimana per tre mesi.
In realtà questa strana terapia non è nuova: fu usata in passato per lenire i sintomi provocati da alcune malattie generiche come artrite reumatoide, depressione, dolore cronico, ipertensione e Aids. Il risultato fu che, dopo tre mesi di terapia, i pazienti migliorarono da un punto di vista della sintomatologia e della qualità di vita.
Chiaramente questo studio deve essere ripetuto e i risultati devono essere riconfermati per poterla considerare una terapia accettata dalla scienza ufficiale. Inoltre bisogna stabilire se gli effetti sono reali e duraturi oppure se “la terapia della penna” debba essere integrata nelle abitudini quotidiane di vita. Del resto il costo praticamente nullo di questa terapia fa sì che chiunque possa sperimentarlo tranquillamente a casa propria.
Maria Melania Barone
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