Enrico Mentana usa le parole più appropriate per descrivere la strage di Barletta:” E’ una vergogna, lavoravano per 4€ all’ora, le donne che sono rimaste schiacciate dalle macerie a Barletta”…Lavoravano in nero, per poter vivere, anzi per sopravvivere nel sud, per pagare il mutuo della casa o semplicemente fare benzina e entrare al supermercato. In quel laboratorio di confezioni cucivano magliette e tute da ginnastica lavoravano dalle 8 alle 14 ore secondo richiesta, sedite alla macchina fino al momento in cui il soffitto è venuto giù.
Una storia tipicamente italiana, in un paese in piena crisi che denuncia da una parte, stipendi, pensioni d’oro, feste, sesso e truffe varie e contemporaneamente piange le vittime di quel mondo femminile costretto a combattere e a darsi da fare per dare una mano ai risicati bilanci di famiglia.

Destino ha voluto che la piccola rientrasse da scuola un’ora prima e che si fosse diretta proprio nel laboratorio. Destino ha voluto che i genitori si siano salvati perché erano andati a trovare in ospedale l’anziana madre dell’uomo. Destino ha voluto che un’altra donna, incinta, venisse risparmiata e solo ferita, destino che poteva essere evitato se solo non ci fosse la necessita di sopravvivere, se solo l’ncertezza del domani non costringesse a dire addio alla stagione dei diritti da tempo sacrificato alle condizioni della precarietà.







