L’attesa è finita. Quest’oggi, lunedì 7 novembre (la notte che porta a martedì in Italia), scatta la stagione 2011-2012 di College Basketball con le prime partite di esibizione e i tornei prestagionali. Un campionato con molti riflettori addosso, visto il lockout che blocca l’Nba. Gli occhi di appassionati e addetti ai lavori saranno tutti sui campi delle università più prestigiose, quelle che mettono in campo i giocatori più talentuosi e destinati ad un ruolo da protagonista anche nella Nba. Il sito SB Nation ha stilato una lista delle 50 partite da non perdere tra quelle Non-Conference, ovvero le sfide tra college che non fanno parte dello stesso raggruppamento.
La prima palla a due verrà alzata alla Carnesecca Arena nel match tra William & Mary e St. John’s, ma in campo c’è anche Arizona, l’unica della Top 25, contro Valparaiso. Vediamo quali sono però le più intriganti partite che non si possono proprio non vedere, in ordine cronologico.
Nel Veterans Day, davanti al Presidente Barack Obama, i Tar Heels #1 del ranking sfidano gli Spartans di coach Tom Izzo nella riedizione della finale 2009. Il talento debordante di Unc contro MSU, fuori dal ranking ma sempre pericolosa. Si gioca sul ponte della portaerei Carl Vinson, ormeggiata a San Diego. Come inizio non c’è male!
27 novembre: Indiana-Butler.
Nello stato dove la pallacanestro è religione, si sfidano gli Hoosiers di coach Crean, contro i Bulldogs di coach Stevens, vicecampioni nazionali negli ultimi due anni. La squadra simbolo dello stato contro la cenerentola d’America che riparte senza i simboli Matt Howard e Shelvin Mack.
29 novembre: Ohio State-Duke.
E’ la sfida più intrigante nell’Acc-Big Ten Challenge, i Buckeyes contro i Blue Devils. Due squadre che possono puntare alla Final Four e con tantissimo talento: il miglior lungo della nazione, Jared Sullinger, contro la matricola più attesa, Austin Rivers.
3 dicembre: Wisconsin-Marquette.
Altro derby statale, quello del Wisconsin, tra i Badgers di Jordan Taylor, atteso a confermare la strabilianti cose fatte lo scorso anno e a prendersi le chiavi della squadra, e le Golden Eagles di Darius Johnson-Odom, un generale sul parquet.
E’ la partita più attesa, senza dubbio, tra le prime due squadre del ranking. Da una parte il gruppo di coach Williams con Harrison Barnes e tutti gli altri, dall’altra i Wildcats di Calipari, con Terrence Jones e la strabiliante recruit class (Teague, Davis, Gilchrist, Wiltjer). Ncaa al suo livello più alto.
10 dicembre: Xavier-Cincinnati.
Il Crosstown Shootout, uno dei derby più sentiti d’america, quello della città di Cincinnati. Da una parte i religiosi di Xavier, guidati dal play Tu Holloway, dall’altra i galeotti, i ragazzi difficili, che si aggrappano al lungo Yancy Gates. Da non perdere per il contorno fuori dal comune in cui si gioca.
22 dicembre: Missouri-Illinois.
Rivalità accesissima del Midwest. A St. Louis ci sono ancora in palio, per la 31esima volta, i Braggin’ Rights, ovvero il diritto di sfottere i rivali per un intero anno, fino alla successiva sfida. Gli Illini, che conteranno su Brandon Paul e DJ Richardson, guidano 20-10 nell’albo d’oro, ma i Tigers, col super backcourt composto da Kim English e Marcus Denmon, hanno vinto le ultime due sfide.
31 dicembre: Kentucky-Louisville.
L’anno solare si chiude con un altro derby accesissimo, quello del Kentucky, tra i Wildcats e i Cardinals di Louisville. Alla Rupp Arena, dove di solito il clima è incandescente, lo sarà ancora di più, perchè ritorna il grande ex Rick Pitino; sulla panchina di casa John Calipari. Sfida tra due dei migliori coach di sempre a livello collegiale, di origini italiane per altro. Sul campo, Kentucky pare nettamente favorita, ma i derby sono gare diverse.