Fine settimana di college basketball contrassegnato da prestazioni singole sopra le righe, oltre alla conferma di alcune squadre ai vertici del ranking. Partiamo dagli Orange di Syracuse, la #1 del ranking, che è salita a 11-0 sopravvivendo al tentativo di imboscata di NC State a Raleigh. I Wolfpack hanno rimontato 17 punti di disavanzo nel secondo tempo, ma poi ‘Cuse, trascinata dai soliti Jardine e Joseph, e dal career high di Dion Waiters, 22 punti, ha esultato rimettendo un bel margine per l’88-72 finale. Con gli Orange, sono sei in tutto le formazioni imbattute in Division I: Louisville, Baylor, Missouri, Indiana e Murray State. I Cardinals di coach Pitino, #4 d’America, hanno battuto Memphis 95-87: la squadra – sette uomini in doppia cifra – ha fatto meglio delle future stelle dei Tigers Joe Jackson, 22 punti, e Will Barton, 28 punti e 16 rimbalzi (è una guardia….).
Baylor è stata protagonista della gara più emozionante del sabato sera. I talentuosissimi Bears hanno vinto sull’ostico parquet di BYU per 86-83: decisivo (finalmente…) Perry Jones III, uno dei candidati alle primissime chiamate del prossimo Draft. 28 punti e 8 rimbalzi per Jones, compreso il tap-in dell’84-83 a pochi secondi dalla sirena, mostrando una buona varietà di movimenti fronte e spalle a canestro.
Successo agevole per i Tar Heels di North Carolina, 97-82 contro Appalachian State. Grande protagonista il lungo bianco Tyler Zeller, che ha firmato una prova da 31 punti e 10 rimbalzi. Henson ha aggiunto 17 punti mentre Kendal Marshall ha messo lì 13 assist (29 nelle ultime due gare, viaggia a 10 di media). Tutto facile anche per la #3 del ranking, Kentucky, che ha superato 87-62 Chattanooga: super Anthony Davis con 14 punti, 18 rimbalzi e 5 stoppate.
Risultati positivi per Indiana che ha superato 69-58 Notre Dame mentre Missouri ha vinto 94-56 contro William & Mary (30 dalla panchina di Michael Dixon). Successi poi per Florida, Pittsburgh, Michigan e Creighton, del sempre più interessante Doug McDermott, figlio del coach Greg.