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Partito Democratico, Polverini e Bonino: perdere a rendere?

Creato il 01 dicembre 2011 da Tiba84
Partito Democratico, Polverini e Bonino: perdere a rendere?Di qualche giorno fa l'#auting dell'ex-direttrice dell'Unità che ha affermato una verità importante sul gioco della politica che il PD ha attuato alle elezioni regionali del Lazio, in cui non hanno sostenuto la loro candidata, Emma Bonino. Il testo di quello che ha detto la De Gregorio è interessantissimo, ha dato poi il via anche ad un simpatico e moderato scambio di opinioni con la Guzzanti su Twitter.
Tuttavia lascia davvero senza parole. Ci conviene perdere, ha detto un alto dirigente di partito, perché:
Perché, siccome la Polverini è la candidata di Fini e siccome è l'unica sua candidata della tornata, se vince, Fini si rafforza e, finalmente, si decide a mollare Berlusconi e a fare il terzo polo, insieme a Casini. E vale la pena perdere la Regione Lazio perché, se succede tutto questo, poi noi ci mettiamo con loro e vinciamo la partita più importante, quella che conta. Senza ovviamente che gli elettori ci mollino, senza perdere troppo consenso. Perché non saremo noi a condurre questa operazione, noi perdendo oggi daremo solo il via, il resto lo farà la crisi economica.

Ascoltare l'audio per credere:
Il PD ha volto perdere il Lazio, facendo perdere Emma Bonino. Audio sconvolgente by fdambrosio
Anche col senno di poi, aver architettato questo marchingegno è un'opera machiavellica e stupida, e mostra l'inutilità del Partito Democratico che per il fine di cacciare Berlusconi adotta ogni mezzo, anche l'autolesione... Inutile e errato, perché il fine del PD dovrebbe essere quello di rappresentare un'alternativa, non di ripetere il classico teatrino della politica fatto di pesi e contrappesi concentrati in se stessi, piuttosto che preoccupati della realtà del Paese. Se si è diversi dalla destra, allora il proprio candidato conterà ben più del rafforzamento di un plausibile nemico interno del berlusconismo. Perché si sconfigge Berlusconi con la politica del fare, non con il berlusconismo retorico di cui il PD, cercando di perdere, ha attuato.
E stiamo ancora attendendo smentite, scuse e una linea politica non-berlusconiana...
Tra l'altro, per un pelo il PD avrebbe perso due volte, poiché la Bonino non ha vinto per una manciata di voti. Chissà, se le cose fossero andate in modo opposto, se anche la politica italiana sarebbe cambiata. Di certo quella vittoria mancata ha segnato una seconda sconfitta della politica di un partito allo sbando, che deve liberarsi dei vari D'Alema e vecchi tromboni. Riformare il Paese non può passare da loro.

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