In Danimarca a Pasqua si usa scrivere una gaekkebrev, ovvero una lettera in rima dedicata a qualcuno di speciale, da spedire in forma anonima. Se il destinatario non indovina l’autore, come pegno dovrà regalargli un uovo di cioccolata.
Mi sembra passato un secolo dall’ultima che ho imbucato… un tempo inviavo lettere quasi come oggi mando mail! Era l’adolescenza, gli anni di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, con il walkman che trasmetteva Bryan Adams, mentre riempivo di cuoricini la smemo, mangiando junk food (per fortuna poi sono rinsavita, ma ai tempi ricordo esperimenti culinari culminati con un gelato alle fragole con dentro i fonzie…!)
E voi, cari aficionados, come festeggiate la Pasqua? Seguite qualche tradizione particolare? Su su non siate timidi!
***
Saluto la Danimarca e torno per un attimo qui, per parlarvi di un ingrediente molto usato da queste parti: la farina di ceci.
Da quando mi sono trasferita in Liguria circa 3 anni fa, ho scoperto che può essere impiegata per realizzare tantissimi piatti vegan. A Genova per esempio è la base di alcuni piatti tipici da ‘passeggio’, come la farinata e la panissa.
E’ un ingrediente davvero versatile e non manca mai nella mia dispensa, anche se finora l’ho sempre usata per preparare un unico piatto: la frittata senza uova, detta farfrittata (vedi qui la versione con i tenerumi e qui con zucchine trifolate e tofu, due ricette pubblicate sulla balenina tempo fa).
Ultimamente ho scoperto altri usi molto interessanti.
Il ‘tofu’ di ceci (grazie a Serena che me l’ha fatto conoscere tramite un post che ha pubblicato su FB, tratto da questo sito) e le crepes (e qui ringrazio Manu di Ortolandia).
E’ davvero incredibile quante preparazioni diverse si possano ottenere solo con farina di ceci e acqua, non trovate? Un motivo in più per averne sempre un pacchetto di scorta
Bene, la ricetta di oggi, davvero veloce, è una crepes salata.
INGREDIENTI
(per 3 crepes, usando una padella da crepes del diametro di 23 cm)
100 gr farina di ceci bio;
250 ml acqua;
1 pizzico di sale marino integrale;
(per il ripieno)
1 barbabietola già cotta bio;
2 carote bio tagliate a julienne;
3 foglie di lattuga bio;
1 tazza di funghi champignon freschi ben lavati e tagliati a striscioline sottili;
olio extra vergine bio q.b;
sale integrale bio q.b;
succo di limone bio;
pepe rosa bio;
(per la salsa rosa)
1 tazzina da caffè di latte di soia bio;
3 tazzine da caffè di olio di semi bio;
sale integrale bio q.b;
1/2 cucchiaino di senape bio;
1 cucchiaio di aceto di mele bio;
2 cucchiai di pomodoro concentrato bio;
3 gocce di tabasco;
NB: per la salsa rosa sono partita dalla base (3 tazzine di olio di semi bio + 1 tazzina di latte di soia bio) della mitica maionese infallibile di Maura, che non finirò mai di ringraziare per aver messo fine ai miei millemila esperimenti dai risultati discutibili. La sua maio per me è quella definitiva
Per le crepes, se non siete delle super esperte, come nel mio caso, condivido con voi qualche barbatrucchetto che ho imparato dopo 4 o 5 tentativi falliti miseramente. Se invece siete delle spadellatrici provette saltate il paragrafo successivo.
La padella deve essere ben calda. La quantità di pastella non deve essere nè troppo poca (in questo caso si brucia), nè troppa (in quel caso fa fatica a cuocere bene nella parte superiore). Quindi per me, col padellino da 23 cm, la dose giusta a cui sono arrivata è 3/4 di mestolo.
Procedimento: ho mescolato la farina con l’acqua e il sale e lasciato riposare in frigo per una notte, come faccio di solito con la farfrittata, la pastella infatti ha le stesse identiche dosi.
Ho messo a scaldare un padellino da crepes e quando è diventato ben caldo ho versato 3/4 di mestolo di pastella. A un certo punto, dopo qualche minuto, vedrete i bordini sollevarsi da soli. Quello è il momento in cui si può togliere la crepe dal fuoco e staccarla aiutandosi con una paletta antiaderente.
A parte ho frullato il latte di soia con l’olio, seguendo le indicazioni di Maura, ovvero ho messo una tazzina di latte di soia in un recipiente, poi ho aggiunto l’olio (3 tazzine) e ho iniziato a frullare col minipimer. In un attimo è venuta una consistenza cremosa, cui ho aggiunto sale, aceto di mele, tabasco, pomodoro concentrato e una puntina di senape e ho ripreso a frullare finchè è venuta una salsa omogenea.
Ho tagliato la barbabietola e condita con olio extravergine, sale e pepe rosa.
Ho affettato le carotine e condite con olio extravergine, succo di limone e sale integrale.
Ho assemblato le crepes stendendo prima la foglia di lattuga, poi uno strato di salsa rosa e infine carote, barbabietola e funghetti (che ho lasciato al naturale).
Più lungo da scrivere che da realizzare, in tutto ci vuole circa mezz’ora, per questo partecipo al contest di Alice, ‘Ricette vegetariane veloci’ di ricettevegolose.com, uno dei miei blog preferiti.
***
Poi, sempre con i ceci, non potevo non condividere con voi una recente scoperta fantascientifica: le meringhe vegan!!
Qui devo ringraziare chiaralascura e suo post pubblicato su Instagram, in cui condivideva la foto di queste meraviglie spumose, fatte con il liquido dei ceci in scatola mescolato a zucchero a velo (io ho usato zucchero a velo di canna).
Beh, non ci crederete, ma sono davvero buonissime e non sanno di cecio
Devo solo migliorare la forma… chi avrà seguito i miei esperimenti sulla pagina FB balenifera saprà a cosa mi riferisco. E voi, le avete provate? Se avete suggerimenti sono tutta orecchi!!