Previsioni oro 2015: cosa accadrà alle quotazioni del lingotto?
INVESTIRE IN ORO
Per cercare di fornire una risposta attendibile a quanto sopra, iniziamo con il ricordare come spesso le quotazioni dell’oro siano legate a doppio filo con l’andamento dell’inflazione e con la paura correlata alla crescita dei prezzi, con la necessità di mantenere vivo il proprio patrimonio grazie all’impiego in un bene rifugio. In merito, sia sufficiente evidenziare come, in realtà, il timore di un’inflazione sia praticamente nullo (anzi, in alcune aree del mondo il timore è quello di una deflazione).
A nuocere ulteriormente all’oro sono inoltre – come abbiamo più volte ricordato nelle ultime settimane – gli sfavorevoli cambi valutari. Anche in questo caso sia sufficiente partire con un esempio: le quotazioni dell’oro sono calate di circa il 10% se parametrate in euro, ma di soli 2 punti percentuali se considerate con il dollaro. La spiegazione è altrettanto semplice: quando il dollaro si apprezza, il prezzo dell’oro cresce per gli investitori non statunitensi. Una situazione che diminuisce l’appetito per il metallo prezioso in buona parte del mondo.
In tal proposito, si può congruamente ricordare come nel corso dei prossimi mesi il dollaro dovrebbe continuare ad apprezzarsi nei confronti del principale termine di riferimento, l’euro, e l’incremento dei tassi di interesse di riferimento operato dalla Federal Reserve, e politiche monetarie ancora più espansive, dovrebbero fare il resto per consolidare la forza del dollaro e, di conseguenza, la pressione al ribasso per i prezzi dell’oro.
Fin qui, gli aspetti maggiormente negativi in relazione alle quotazioni dell’oro. In realtà, esistono altresì delle determinanti positive che possono suggerire un incremento delle quotazioni stesse: tra di esse, il fatto che – prima o poi – la liquidità presente nel mercato delle banche centrali (e non solo esse) dovrà essere indirizzato verso qualche forma di impiego.
Ancora, le tensioni finanziarie perduranti nell’area meridionale dell’Europa (Grecia in primis), le politiche di acquisto da parte di alcuni mercati emergenti, il fatto che i costi di estrazione dell’oro sono oggi pressochè simili ai prezzi di vendita, potrebbero indurre l’oro verso quotazioni più elevate.
A scanso di equivoci, riteniamo che nel medio termine le quotazioni dell’oro possano essere ricondotte in rialzo. Considerando che è ben difficile cercare di comprendere quale potrà essere il momento della tanto attesa inversione di tendenza, una buona strategia per cercare di investire nell’oro con efficacia e con parsimonia potrebbe essere quello di avviare un piano di accumulo capitale sul bene rifugio in questione: in tal modo riuscirete a “entrare” nell’investimento con gradualità, cercando di mediare i prezzi di ingresso e, pertanto, mitigando il rischio di subire delle oscillazioni negative nel vostro impiego.
Per poter avviare un piano di accumulo di capitale nell’oro non vi rimarrà che scegliere il giusto strumento finanziario di riferimento (torneremo sull’argomento nel corso dei prossimi giorni), e leggere con attenzione i costi di riferimento di tale prodotto (e in particolar modo, i costi fissi legati a ogni versamento periodico). Ponderando adeguatamente l’importo delle singole rate e la periodicità dei versamenti stessi, riuscirete a investire in maniera opportuna e senza rischi.