Alcuni amano il tennis e si trovano un compagno di gioco e pallettano da fondocampo per palleggi ETERNI, trastullandosi nell'aumentare del rumore del tonfo della pallina sulla racchetta.
Io non amo il tennis. Io ho passione per il tennis.
Ho preso la prima racchetta in mano che ancora le facevano di legno, che pesavano più di me che ancora oggi non so come accidenti facessi anche solo ad accennare un movimento senza partire io, la pallina e la racchetta. Non appena mio padre ha avuto la sicurezza che avessi acquisito la necessaria coordinazione occhio, mano, piedi, mi ha sempre urlato - Aggredisci! - Io non devo pallettare, altrimenti sarebbe lo sport più noioso del mondo, sarebbe l'equivalente umano dell'antico videogame delle due barrette che si passano il quadratino. No. Io devo distruggere l'avversario, farlo correre, devo strappargli e strapparmi un applauso con un colpo nascosto fino all'ultimo momento o una stop volley da lasciar pietrificati a fondocampo.
La maggior parte degli amatori pallettano; li riconosci subito, quelli che pallettano. Perchè credono che questo sport sia tutto nelle braccia e tirano magari queste bordate, ma comunque senz'angolo, senza piegare le ginocchia, senza girare le spalle. Quasi non sudano, i pallettari, se non fosse che giocano costantemente sui campi in terra battuta, perchè sono più lenti, e trattengono il caldo in maniera spaventosa. Saune, delle volte. I pallettari li trovi SEMPRE sui campi in terra battuta.
No, sciocchi. Non hanno capito che l'essenza del tennis è nei piedi, innanzitutto. Poi nelle ginocchia piegate, poi nelle spalle e poi nelle braccia, e ancor più nel polso. La forza del colpo parte da terra, la direzione dalle ginocchia e dalle spalle, dall'impugnatura e dal polso. So di aver giocato bene, con sapienza tecnica, quando ho le vesciche a un piede e una alla mano.
Ah, oggi ho giocato da dio.
Io sono stata fortunata. Due sport amo. Il calcio e il tennis. Il primo non avrei mai potuto praticarlo, perchè non sono fatta assolutamente per gli sport di squadra, troppa disciplina e troppa disponibilità per l'altro, io gioco perchè devo sfogare il genio e il rischio. Perciò preferisco uccidermi su un campo da tennis. Sono stata fortunata perchè nei miei anni, in entrambe queste discipline, sono passati probabilmente i più grandi campioni. Ho potuto ammirare dal vivo Maradona e Platini. Ho potuto ammirare dal vivo prima un campione di tecnica ed eleganza come Stefan Edberg e poi un campione di genio e tecnica come Pete Sampras. E ho potuto ammiarli tutti in chiaro, tutto prima della pay-tv.
Stanotte ho rivisto giocare Edberg in un torneo del circuito senior. Uguale a 15 anni fa, come se non avesse mai smesso di giocare, lo stesso rovescio sinuoso e assolutamente inconfondibile. Avessi cominciato a seguire il tennis adesso, avrei visto tirare bordate di qua e di là. E avrei creduto che l'essenza è tenere la racchetta con le corde parallele al terreno (il diritto di Nadal è spettacolare, ma quell'impugnatura è davvero impossibile!). No. L'essenza è nel trovare lo spiraglio quando l'avversario è a rete, bilanciare lievemente il corpo da un lato per fintare un lungolinea, cambiando solo all'ultimo momento il peso sui piedi, l'impugnatura e l'ampiezza del movimento per incrociare.
Ho la puzza sotto il naso io, lo confesso. Quando d'improvviso comparve Jim Courier, che tirava il dritto come se tenesse una mazza da baseball, per me fu già troppo. Da piccola guardai con ammirazione un Jimmy Connors quarantenne arrivare in semifinale agli Us Open giocando semplicemente di piatto. Lui giocava così, perchè ad insegnargli erano state la nonna e la madre. E le donne, a quei tempi giocavano con quello stile...
Naturalmente, poi, io il rovescio lo gioco a una mano, perchè qualcosa al contrario pure qui la dovevo fare. Per forza di cose, avevo dovuto imparare a giocare a due mani (non tenevo la racchetta di dritto, figuriamoci di rovescio!), ma dopo pochi anni ho staccato la mano, perchè non c'è niente che dia più soddisfazione di un rovescio assestato con un movimento completo.
Oh si, oggi ho giocato da dio. Non fosse che faccio una fatica tremenda perchè sono senza fiato!
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