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#Storiedeldisonore: la nascita del pool antimafia e l'omicidio Dalla Chiesa
Creato il 06 aprile 2013 da Intervistato @intervistatoFacevano parte di quel gruppo di magistrati e investigatori lo stesso Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe di Lello, Leonardo Guarnotta e i due poliziotti Ninni Cassarà e Beppe Montana.
Sono anni in cui le scorribande dei corleonesi continuano e il sangue è all’ordine del giorno. Nel 1983 si conclude la seconda guerra di mafia: i corleonesi hanno Palermo in mano, ma i mafiosi non si “ammazzano solo fra di loro”, come si diceva anni addietro.
Sul campo rimangono anche uomini dello Stato, tra cui Carlo Alberto dalla Chiesa, mandato senza mezzi e senza coordinamento a contrastare Cosa Nostra come prefetto di Palermo. «Mi mandano in una realtà come Palermo, con gli stessi poteri di Forlì», ebbe a dire dalla Chiesa poco dopo il suo arrivo nel capoluogo siciliano da prefetto.
Scolpita nella memoria rimane l’intervista che Giorgio Bocca fece a Dalla Chiesa. Era il 10 agosto del 1982. Il 3 settembre l’auto su cui viaggiavano il prefetto e la moglie Emanuela Setti Carraro viene crivellata a colpi di Kalashnikov. Nell’auto al seguito rimane ucciso anche l’agente di scorta Domenico Russo. Per l’omicidio di Dalla Chiesa verranno condannati Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci.
Dieci giorni dopo l’assasinio di Dalla Chiesa vedrà la luce, sull’onda emotiva, come nella peggiore e frequente tradizione italiana, la legge Rognoni-Latorre: da quel 13 settembre del 1982 nel codice penale comparirà l’”associazione di tipo mafioso”. La legge era stata presentata alla Camera dei Deputati due anni prima da Pio Latorre, che morì cinque mesi prima di Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Nello stesso anno, il 1982, nasce la prima indagine che sarà alla base del maxiprocesso a Cosa Nostra istruito da Giovanne Falcone e Paolo Borsellino. E’ il pentito Tommaso Buscetta a rivelare a magistrati e investigatori l’organigramma di Cosa Nostra con tanto di nomi, cognomi e spartizione del potere. Sono iniziati gli anni ’80, un decennio cruciale per la storia della mafia siciliana. [to be continued...]
Luca Rinaldi | @lucarinaldi
The birth of the antimafia pool and the Dalla Chiesa homicide
In November 1979 Rocco Chinnici, already prosecutor in Cassazione, is promoted as Counselor Instructor at the Court of Palermo. It's in that time that the idea of instituting an antimafia pool is born, the one that will become THE antimafia pool by definition. Several people were part of that group, prosecutors and inspectors, among which the same Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe di Lello, Leonardo Guarnotta and the two policement Ninni Cassarà and Beppe Montana.
These are years in which the raids of the Corleones continue and blood is a daily matter. In 1983 the second mafia war is ended: the Corleones have Palermo in their hands, but mafia people don't only kill each other, as it was said years before.
On the field people of the State fall as well, among which Carlo Alberto Dalla Chiesa, sent without means and without coordination to fight Cosa Nostra as a prefect of Palermo. "They send me into a relaity like Palermo, with the same power like Forlì", said Dalla Chiesa a few days after his arrival in the Sicilian city as a prefect.
The interview Giorgio Bocca did with Dalla Chiesa remains sculpted in memory. It was the 10th of August 1982. On September the 3rd, the car on which the Prefect and his wife Emanuela Setti Carraro were travelling is drilled by a Kalashnikov. On the car following the agent Domenico Russo is killed. For the Dalla Chiesa homicide Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca and Nenè Geraci are condemned.
Ten days after the Dalla Chiesa murder, the Rognoni-Latorre law will see the light, on the wave of emotion, just like in the worst and most frequent Italian tradition: from that September the 13th 1982, in the code we can see the "association of mafia type". The law had been presented at the Chamber two years before by Pio Latorre, who died five months before Carlo Alberto Dalla Chiesa.
In the same year, 1982, the first inquiry at the base of the maxiprocess to Cosa Nostra instructed by Giovanni Falcone and Paolo Borsellino is born. It's the collaborator of justice Tommaso Buscetto to reveal the organigram of Cosa Nostra with names, surnames and power divisions. The '80s have begun, a decade that was crucial for the history of the Italian mafia.
Luca Rinaldi | @lucarinaldi
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