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Torneo NCAA 2014: Parker, McDermott e Wichita State a casa

Creato il 24 marzo 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Vero che è March Madness, la follia marzolina, ma stavolta si è esagerato, e non poco. Il primo weekend di Torneo ha regalato sorprese a non finire e ha mietuto vittime illustri. Se da una parte ci sono conferme come Florida, Virginia, Michigan State, Arizona, Michigan e Louisville (3 delle 4 numero 1), dall’altra ci sono state enormi delusioni, su tutte Kansas, la Duke di Jabari Parker, Syracuse, Villanova e VCU. Discorso diverso per Wichita State che, nonostante sia arrivata imbattuta al secondo turno, ha patito contro l’atletismo di Kentucky ed è uscita nella gara più bella del primo weekend. Fuori anche la Creighton di McDermott che nulla ha potuto contro lo strapotere fisico e atletico di Baylor.


Il Torneo si è aperto subito con un upset, con la vittoria di Dayton su Ohio State. I Buckeyes hanno perso in volata e Aaron Craft ha fallito a fil di sirena il tiro della vittoria ma la gara non ha fatto che confermare i limiti di OSU, soprattutto in attacco, dove Smith e Ross sono stati abulici e il solo Craft non è bastato. L’eliminazione è coincisa con l’addio di Amedeo Della Valle che dopo due stagioni a guardare ha deciso di tornare in Italia per giocare, con ogni probabilità, con Reggio Emilia.

It's been real THE Ohio State University.Thank you for everything.Best experience of my life.Thank you BuckeyeNation! pic.twitter.com/2FYJBlEZRt

— Amedeo Della Valle (@Ame_DV_33) March 22, 2014

Il primo turno ha visto andar fuori anche Duke contro la sconosciuta Mercer, università privata della Georgia. I prospetti di coach Krzyzewski hanno fatto una figuraccia contro gli studenti modello di Mercer, in particolare l’atteso Jabari Parker, che ha steccato la gara chiudendo con 14 punti ma 4 su 14 al tiro. La maledizione 5-12 è stata fatale per Cincinnati, VCU e Oklahoma, eliminate a sorpresa rispettivamente dai secchioni di Harvard allenati da Tommy Amaker, da Stephen F. Austin e da North Dakota State, cinderellas subito uscite al secondo turno.

Tornando ai futuri protagonisti NBA, Parker non è l’unico già a casa. Al primo turno la Oklahoma State di Marcus Smart è caduta contro Gonzaga nonostante 23 punti, 13 rimbalzi e 7 assist del sophomore che è diventato il primo nella storia con 20, 10 rimbalzi, 5 assist, 5 rubate in una gara di Torneo. Al secondo turno è uscita la Syracuse di Tyler Ennis, playmaker canadese, battuta a sorpresa da Dayton: 19 punti di Ennis ma 7 su 21 al tiro e 0 su 5 da tre (0-10 di squadra) e l’errore a fil di sirena per vincere. Non meglio è andata a Kansas, fatta fuori da Stanford, già protagonista di un upset contro New Mexico: i Jayhawks, senza Joel Embiid, bloccato dalla schiena, non hanno avuto nulla da Andrew Wiggins. Il canadese ha fatto 19 al pimo turno con Eastern Kentucky ma con Stanford si è fermato a 4 con 1 su 6 al tiro e 4 perse.

Al secondo turno è terminata anche la corsa di Creighton e della stella Doug McDermott, un giocatore che ha rievocato il mito di Jimmer Fredette. L’ala bianca dei Blue Jays, figlio del coach, dopo i 30 con Louisiana LaFayette al debutto, ha steccato contro Baylor (15 punti ma solo 3 nel primo tempo) anche se in generale va detto come i Bears abbiano dominato sfruttando lo strapotere in termini fisici e atletici, una zona collaudata e una serata unica al tiro (30-47 FG, 11-18 3PT) che ha chiuso la pratica già all’intervallo. La stagione, e la carriera collegiale di McDermott, restano uniche, come unica è l’annata di Wichita State. Gli Shockers, arrivati al secondo turno imbattuti in una stagione da 35-0, sono usciti contro la Kentucky di Calipari, numero 1 in prestagione. Un Cleanthony Early da 31 punti non è bastato contro la miglior versione stagionale dei gemelli Harrison, di James Young e di Julius Randle, l’ennesima incredibili nidiata di freshmen assemblata da coach Cal. E’ venuta fuori una gara bellissima nella quale però i ragazzi di Marshall sono caduti, forse impreparati di fronte ad un tale livello dopo una stagione vissuta a combattere contro formazioni per lo più modeste.

Da giovedì scatta il secondo fine settimana di Torneo con i Regionals che designeranno le quattro partecipanti al Grande Ballo di Arlington. Nel South Florida-UCLA si annuncia super come Virginia-Michigan State nell’East (occhio però ad Iowa State di coach Hoiberg e di DeAndre Kane). Grande equilibrio nel West con Arizona-San Diego State e Baylor-Wisconsin mentre nel Midwest spicca il derbyssimo Kentucky-Louisville mentre Michigan non deve sottovalutare Tennessee.


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